Attestato di merito con menzione speciale per la nostra attività di stampa alla FINAT International Label Competition con il progetto Fuoridimè di Mario Di Paolo dello studio grafico Spazio Di Paolo per “la complessità del lavoro e l'eccellente risultato finale”.
Vanio Agostinelli Techincal Sales Manager.

Vanio Agostinelli Techincal Sales Manager.

Il punto di vista dell’esperto.

Abbiamo intervistato il nostro collega Vanio Agostinelli, in Tonutti Tecniche Grafiche da 30 anni, attualmente technical sales manager, dopo una lunga esperienza nel nostro ufficio tecnico con ruoli di responsabilità via via crescenti. È stato testimone di gran parte dello sviluppo aziendale e di un susseguirsi di mutamenti continui, aspetto che sostiene essere sempre stato lo stimolo maggiore per lui, così assetato di conoscenza e novità. La sua tenacia e pacatezza, la positività e la disponibilità a condividere il suo know-how sono gli stessi aspetti che lo hanno sempre fatto apprezzare dai colleghi e che ora risultano vincenti anche con i clienti nel suo ruolo commerciale.

L’intervista.

Tonutti Tecniche Grafiche è stata segnalata all’ultima edizione del FINAT International Label Competition. Com’è andata?

Abbiamo ricevuto una menzione speciale per la stampa del progetto Fuoridimè, presentato dal suo ideatore, Mario Di Paolo (Spazio Di Paolo), al FINAT International Label Competition 2022. Si tratta di una competizione rinomata, che quest’anno ha avuto luogo a giugno in Italia, a Baveno, sul Lago Maggiore, organizzata dall’associazione europea dell’industria delle etichette autoadesive.

FINAT, Associazione europea per l'industria delle etichette autoadesive

FINAT a giugno ha condotto la sua 64esima conferenza annuale e il suo settimo European Label Forum, caratterizzato da sessioni di lavoro di formazione e riflessione condivisa su un’ampia gamma di tendenze tecniche, di produzione e di mercato oltre che dall’annuncio formale e dalla presentazione dei premi del FINAT International Label Competition. L’evento 2022 si è svolto in Italia, a Baveno sul Lago Maggiore.

Perché il lavoro di stampa di Fuoridimè ha attratto FINAT?

Rispondo con le parole del presidente della Giuria Tony White: “Siamo rimasti colpiti dall’impatto iniziale dell’etichetta. E quando poi abbiamo approfondito il progetto, abbiamo scoperto la complessità del lavoro e l’eccellente risultato finale.”


Qual è stata la motivazione di questo attestato di merito con menzione speciale?

In questo caso riporto la motivazione che ci è stata consegnata: “Un’etichetta capace di catturare l’attenzione di un potenziale cliente sullo scaffale del supermercato. Stampata in soli due colori utilizzando tre diversi substrati, lamina a freddo e a caldo. La trasformazione è complessa e interessante in quanto quattro inserti sovrapposti, identificati da strisce di lamina d’oro, sono collocati in posizioni precise sull’immagine di base. Il mantenimento del registro risulta perfetto. L’etichetta è stata prodotta in due passaggi e rifinita con una vernice opaca per aggiungere un certo grado di morbidezza al risultato finale”.

L’attestato di merito FINAT con menzione speciale per la stampa del progetto Fuoridimè.

L’attestato di merito FINAT con menzione speciale per la stampa del progetto Fuoridimè.

L’etichetta Fuoridimè stampata da Tonutti Tecniche Grafiche.

L’etichetta Fuoridimè stampata da Tonutti Tecniche Grafiche.

Come descriveresti il progetto Fuoridimè?

Fuoridimè è un vero progetto artistico dedicato al genio italiano, ideato dal wine designer Mario di Paolo. Gioca con l’estetica del corpo e il valore del pensiero. Letteralmente, “fuori di me” vuol dire fuori dal corpo, ma anche fuori dai pensieri normali, dalle esperienze comuni. Per questo i testimonial scelti, anche se non riconoscibili, sono alcuni tra i più importanti scienziati italiani, come Fibonacci, Alessandro Volta, Galileo Galilei fino alle menti più vicine al XX secolo.


Come si presenta l’etichetta?

Il concetto centrale del progetto è la ricerca di un linguaggio volto a stimolare curiosità e interazione col packaging. È infatti composto da più strati di carta sovrapposti rimovibili, studiati per poter essere ricollocati secondo il proprio gusto estetico. Familiarizzando col packaging e con il valore ad esso attribuito, il consumatore consolida il concetto che l’Intelligenza supera la Forma e trascende la fisicità del corpo.


Come definiresti il progetto Fuoridimè dal punto di vista tecnico?

Fuoridimè è stato per noi un progetto molto sfidante dal punto di vista tecnico. Apparentemente sembra un’etichetta semplice, ma nasconde delle insidie non trascurabili.

Quali sono le principali criticità tecniche affrontate?

In questo progetto non abbiamo riscontrato difficoltà dal punto di vista della stampa effettuata in digitale con grande attenzione ai particolari, attività per la quale dimostriamo una profonda esperienza accumulata nel tempo. La sfida maggiore è stata mantenere il registro in macchina in fase di applicazione dei quattro quadratini, sovrapposti in due diversi strati all’immagine di fondo, che riportano dei particolari del volto di famosi personaggi storici. La precisione deve essere millimetrica al fine di evitare deformazioni dell’immagine d’insieme. Ogni quadratino presenta poi sul retro un oro lamina a freddo sul quale è stato impresso una particolare colla per far sì che l’etichetta possa essere rimossa agilmente secondo il principio del post-it. La rimozione di ogni componente è facilitata dalla linguetta in oro lamina a caldo posta sul bordo di ogni quadrato.


Qual è, dal tuo punto di vista, l’aspetto più interessante dell’etichetta?

Ritengo che ciò che rende l’etichetta diversa dalle altre sia questo aspetto interattivo che fa sì che il cliente possa giocare con la stessa, componendo in maniera creativa varie tipologie di volto. L’etichetta non è più solo strumento di comunicazione, ma anche di intrattenimento.

Vogliamo collaborare?


SCRIVICI!