Creatività e Innovazione.
Massimiliano Gosparini e Barbara Passon
Abbiamo intervistato i nostri colleghi Massimiliano Gosparini e Barbara Passon, in azienda rispettivamente da 24 e da 29 anni. Di formazione graphic designer, sono i nostri tecnici-creativi al servizio della clientela, soprattutto delle agenzie di comunicazione e degli studi grafici con cui si interfacciano per valorizzare in ogni modo le idee di questi ultimi. È loro compito, infatti, individuare e apportare quegli accorgimenti tecnici necessari a stampare l’idea creativa in modo industriale.
L'intervista.
Cos’è la creatività?
MG: Catturare l’attenzione di un osservatore o di un consumatore significa per me creare un contesto. Dove si possa mettere in atto una finzione che stimoli la curiosità e che renda piacevole la narrazione. La qualità di questa opera di seduzione è per me la definizione di creatività.
BP: Preferisco parlare di “processo creativo” proprio perché l’attimo in cui la lampadina si accende grazie ad una intuizione è frutto di tanto prima ed altrettanto dopo. Ci vuole un’accurata ricerca, una sana curiosità, un incessante bisogno di stimoli e informazioni nuove. Creare il caos accumulando e mischiando le informazioni. Quindi serve l’elaborazione dei dati fra ordine, scelte e nuovo disordine, fino a che… clic, qualcosa accende la luce e tutto è chiaro, perfettamente nitido, facile e semplice, purché l’idea regga all’entusiasmo iniziale. È il momento di rimboccarci le maniche. Non c’è idea senza processo di realizzazione, procedimento impegnativo, a volte crudele, ma è quando si sviluppa concretamente la creatività.
Pitars – Cuntrevint. Progetto grafico: D&Co. Stampa: Tonutti Tecniche Grafiche.
Come vivi la creatività in azienda?
MG: Il contesto nel quale la nostra azienda si adopera è la stampa di concetti e messaggi su una superficie cartacea di dimensioni generalmente contenute. In questo piccolo spazio la creatività è stimolata perché dobbiamo operare delle scelte. Per valorizzare ogni singolo elemento dobbiamo conoscere il valore della proporzione, valore che fa apprezzare al consumatore la qualità dei materiali, degli elementi grafici presenti e delle nobilitazioni e che rende la somma degli elementi maggiore rispetto alla quantificazione dei singoli elementi.
In questa azienda la mia creatività è stimolata perché ogni progetto che affrontiamo deve necessariamente essere diverso dagli altri precedenti. Ogni progetto si deve distinguere e questo mi obbliga a cercare sempre metodi nuovi per catturare l’attenzione per raccontare ogni giorno una storia nuova.
BP: Penso che la creatività abbia bisogno di essere stimolata, allenata e soprattutto debba essere accompagnata da un bagaglio di conoscenza sempre più ampio. Nel mio percorso in azienda, ho sperimentato veramente tante fasi dell’approccio creativo e ho vissuto in prima persona i cambiamenti epocali del settore del Label Design. La Tonutti Tecniche Grafiche è sempre stata una grande scuola in questo particolare settore che in pochi anni ha avuto un’evoluzione straordinaria, sia in campo di visual design che nell’innovazione delle tecniche di realizzazione; farne parte in modo attivo mi ha reso una professionista appagata e mi ha arricchita di soddisfazioni.
Cos’è per te l’innovazione e come la vivi in azienda?
MG: Quando mi ritrovo a percorrere una strada già percorsa, in modo naturale sento l’esigenza di uscire dal sentiero per scoprire luoghi non conosciuti. Questa nuova direzione andrà a mutare anche il punto di vista iniziale. Innovare per me significa operare al confine tra ciò che conosciamo e sappiamo avere dei limiti e sperimentare in ogni direzione per cercare di spostare più in là il nostro confine noto. In azienda l’innovazione la vivo come una ricerca quotidiana di strumenti che aiutino a superare le difficoltà oggettive continuando ad esplorare in tutte le direzioni possibili.
BP: Per me l’innovazione è battersi sempre contro chi mi dice “non si può fare” e dimostrare che, con una visione aperta e un pensiero laterale, nulla è impossibile. Magari l’arrivo sarà diverso da quello che pensavo alla partenza, ma sarà comunque un arrivo, perché senza spingerci oltre non avremo mai nulla di diverso da quello che è sempre stato fatto.
Vogliamo collaborare?
Fuoridime Gin. Progetto grafico: Spazio di Paolo. Stampa: Tonutti Tecniche Grafiche.