La laminazione a caldo e a freddo è spesso considerata poco sostenibile perché le lamine sono in metallo. Quanto hanno però lavorato ricerca e sviluppo su questi supporti? E poiché in Tonutti Tecniche Grafiche la sostenibilità è un argomento tenuto in grande considerazione, vogliamo fare chiarezza sull’evoluzione del mercato e le possibilità di utilizzare quei tocchi di lusso e luminosità che solo le lamine sanno dare con una tranquillità tutta green.
Momento del trasferimento della lamina sul supporto.

Momento del trasferimento della lamina sul supporto.

Etichette con lamine ecosostenibili.

Le nobilitazioni con lamina sono utilizzate per dare un tocco di lusso e luminosità alla stampa. Utilizzano, appunto, lamine in polvere di metallo, stagno o alluminio, applicate tramite un supporto in plastica, motivo per il quale vengono spesso criticate. In realtà, il supporto serve solo per il trasferimento sulla superficie di stampa, non rimane su di essa e può quindi essere rimosso e smaltito adeguatamente. Da segnalare, inoltre, che la quantità di metallo utilizzata è irrisoria: la ricerca si è evoluta e la stampa a caldo e a freddo è ora incentrata su lamine dallo spessore inferiore a quello di un capello, persino fino a 6.000 volte in meno come accade per alcune proposte del nostro maggior fornitore. Per questo un packaging che utilizza tale lavorazione può ormai essere tranquillamente considerato ecosostenibile. È invece essenziale essere consapevoli delle scelte del proprio fornitore di lamine per poter ottenere etichette e packaging che abbiano la bellezza di un design arricchito da nobilitazioni di qualità nonché green. In Tonutti Tecniche Grafiche l’attenzione posta a ogni dettaglio è applicata, naturalmente, anche alla laminazione.

Conoscere i propri fornitori e informarsi sulle caratteristiche delle lamine utilizzate per poter essere sicuri della loro sostenibilità ambientale.

Caratteristiche delle nobilitazioni a lamina.

Lamina a caldo.

La nobilitazione tramite lamina a caldo, conosciuta anche come stampa a caldo, hot foil o laminazione a caldo. Utilizza il calore per il trasferimento, con pressione, da un punzone a una superficie stampata di un sottilissimo foglio che così aderisce in modo saldo. Può avvenire su un’ampia gamma di fondi diversi, per tipologia di carte, inchiostri e tecniche di stampa usati, e dà ottimi risultati di copertura e opacità. Richiede attrezzature specifiche e la realizzazione di un cliché apposito, perciò il procedimento è più costoso rispetto a quello della lamina a freddo. È un processo che avviene per lo più dopo la stampa, ma non necessariamente; a volte avviene anche simultaneamente a un rilievo, soprattutto quando è molto particolareggiato così da avere la certezza di mantenere il registro e far combaciare alla perfezione lamina e rilievo.

Un piccolo dettaglio grafico stampato con lamina a caldo.

Un piccolo dettaglio grafico stampato con lamina a caldo.

Claudio Candolini, Referente Tecnico, Tonutti Tecniche Grafiche.

Claudio Candolini, Referente Tecnico, Tonutti Tecniche Grafiche.

“La stampa a caldo è un tipo di nobilitazione che si adatta a tutte le tipologie di stampa e di materiali. A mio avviso, è imprescindibile per valorizzare il prodotto dal punto di vista estetico”.
Claudio Candolini, Referente Tecnico, Tonutti Tecniche Grafiche

Andando nello specifico, la lamina viene posta sopra la superficie oggetto della stampa e premuta con un cliché, o punzone che dir si voglia. È una lastra metallica riscaldata e precedentemente intagliata con il disegno da trasferire. In questo modo il colore passa all’etichetta. Il processo viene ripetuto con matrici diverse, una per ogni disegno da trasferire a seconda del design, del colore o del tipo di lamina richiesti. I punzoni possono essere realizzati in magnesio, per tirature limitate, al massimo alcune migliaia di copie, in rame, più duraturi, o in ottone, i migliori.

Tipologie di lamine a caldo

Le lamine sono pellicole multistrato con una base in poliestere, seguita da uno strato di rilascio, lacche, uno strato colorato e il più esterno adesivo. Questo è attivato dal calore e dalla pressione della laminazione a caldo che fanno anche sciogliere lo strato di rilascio e così la lamina a caldo si fissa alla superficie sottostante in modo definitivo e saldo. Le lamine possono essere:

  • lamina metallizzata per le classiche finiture metalliche color oro, argento e rame
  • lamina pigmentata per le finiture opache o lucide di qualsiasi colore
  • lamina perlescente per finiture con lucentezza perlacea
  • lamina olografica per creare effetti speciali, per lo più usati per prevenire la contraffazione
  • lamina scratch per finiture provvisorie da raschiare via con una moneta o l'unghia
Le nobilitazioni con lamina a caldo e a freddo donano finish luminosi in qualsiasi colore ed effetti tridimensionali alle etichette. E sono ecosostenibili.

Lamina a freddo.

La nobilitazione tramite lamina a freddo, conosciuta anche come stampa a freddo, cold foil o laminazione a freddo, può essere utilizzata durante o dopo il processo di stampa, a seconda delle caratteristiche dello specifico progetto. Per trasferire la lamina, fa ricorso a un apposito adesivo, fatto aderire sulla superficie stampata e quindi attivato da raggi UV. È una lavorazione introdotta solo a fine anni Novanta e che ha iniziato ad attecchire negli anni dieci del nuovo millennio, è più facile, veloce ed economica da realizzare rispetto alla lamina a caldo perché non richiede la realizzazione di alcun cliché. Crea una pellicola più sottile e meno opaca e permette, però, meno flessibilità nella progettazione perciò per ottenere risultati ottimali è necessario prestare attenzione al fatto che supporti, inchiostri e tecniche di stampa su cui si applica il foglio a freddo siano adatti.
Più nello specifico, il processo di nobilitazione tramite lamina a freddo sfrutta la stampa offset o flessografica per trasferire un foglio o film – la nostra lamina – sul supporto, utilizzando solo una lastra e una colla specifica. Grazie ai film sovrastampabili, consente di creare infinite sfumature e toni di colore.

Dettaglio di una nobilitazione stampata con lamina a freddo.

Dettaglio di una nobilitazione stampata con lamina a freddo.

Luxoro e il suo progetto SLIM a favore dell'ambiente. Fonte immagine: www.luxoro.it

Luxoro e il suo progetto SLIM a favore dell'ambiente. Fonte immagine: www.luxoro.it

Emblematico è il caso di Luxoro, partner italiano del gruppo Kurz: negli ultimi anni ha lavorato moltissimo in ricerca e sviluppo e ridotto l’impatto delle lamine, ormai sostenibili.

Lamine riciclabili e compostabili.

Le lamine a caldo utilizzate in Tonutti Tecniche Grafiche sono molto versatili e offrono risultati ad alta estetica e qualità. Le loro decorazioni con effetti metallizzati sono ottenute a secco e sono del tutto prive di emissioni perché non vengono utilizzate sostanze nocive ad alcun livello. È per questo che le nostre etichette con lamina a caldo non diverranno rifiuti speciali e non cambiano la classe di smaltimento del packaging al quale sono applicate. Anche quelle a freddo si basano su fogli sui quali lo strato di alluminio è di 6.000 volte inferiore rispetto a quello di un capello. È così basso, quindi, che non ha impatti sullo smaltimento finale dei rifiuti e sulla loro riciclabilità. Utilizziamo lamine studiate a lungo dal nostro fornitore di fiducia, Luxoro: inserite a fine ciclo in un processo di compostaggio non hanno effetti negativi sulla crescita delle piante. Per quanto invece riguarda lo strato di supporto in pet, sia per le lamine a caldo sia per quelle a freddo, finita la stampa viene smaltito e il produttore ne ha studiato l’uso successivo come combustibile secondario in un impianto di recupero energetico.

Sviluppiamo insieme i tuoi progetti con laminazione a caldo o a freddo.


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