Progetto Rum Querelle.
Il progetto Rum Querelle firmato da Massimiliano Gosparini per la collezione aMare.
Un'etichetta da spirits divisa su tre bottiglie.
Per Packaging Première 2024 all’interno del nostro macro-lavoro “aMare, Onde di Emozioni. Un viaggio sconfinato dal mare alla luna”, abbiamo presentato il progetto di self promotion “Rum Querelle”, ideato dal designer Massimiliano Gosparini. È un trittico pensato per unire tre bottiglie di rum e proporre un racconto suddiviso fra loro. Ancora una volta, come accaduto lo scorso anno con “Ama”, abbiamo intrapreso un viaggio per mare, ma in questa occasione con l’attenzione puntata su una lotta.
La figura maschile, estremamente virile, si eleva a narciso del mare, dominatore incontrastato delle acque. L’incontro-scontro con chi abita davvero la distesa azzurra, però, è inevitabile. L’esito?
La storia si sviluppa in un ambiente marinaresco, che richiama direttamente il rapporto tra l’umanità e il mare e lo trasfigura, per l’appunto, in una lotta simbolica fra uomo e animale. Dal punto di vista artistico, il confronto prende le mosse dal romanzo “Querelle de Brest” di Jean Genet, dal quale il nostro designer si discosta per trovare una soluzione all’incontro-scontro. È un invito a deporre le armi e a usare ogni mezzo – in questo caso i pennelli – per convivere e collaborare. Accade così che i marinai sulle etichette dipingano sul polpo con i pennelli rossi gli elementi archetipici del mondo marinaresco: barche, ancore, scafandri; il polpo, il cui colore richiama quello del rum, risponde con i pennelli azzurri, tatuando i tre marinai con figure di animali marini come granchi, cavallucci marini e polpi.
Spirits: tendenze di mercato.
Il 2024 si è annunciato come particolare. Segue, infatti, un 2023 in cui parecchie aziende hanno concluso l’anno con un rallentamento dei volumi di vendita, soprattutto in Europa e Nord America, i mercati a più alto consumo. La situazione geopolitica internazionale (Ucraina, conflitto Israelo-Palestinese con implicazioni sulle rotte commerciali del Canale di Suez) hanno inoltre creato una certa incertezza frenante per il settore. Allo stesso tempo, i fatturati sono stati spesso in positivo per il rialzo dei prezzi, dovuto alla maggiore inflazione, e per la penetrazione in mercati emergenti ad alto tasso di crescita della popolazione.
In aumento le proposte alcoliche pronte – i Ready to Drink (RTD) o Ready to Serve (RTS) – anche perché i più giovani sembrano preferire bere cocktail rispetto a vino, birra o altri alcolici. Permane l’interesse per il gin, che negli ultimi anni ha fatto fiorire molte nuove etichette italiane, e si accentua il richiamo della grappa. La minaccia del settore è il potere d’acquisto che diminuisce, però il mercato non vede calare l’interesse e la curiosità dei consumatori, sempre pronti ad assaggiare le novità. Quello che potrebbe cambiare è la frequenza dei consumi. Il livello degli alcolici venduti, infine, richiede una riflessione per un attento posizionamento.
Per approfondire, leggi il report di Beverfood dedicato al tema.
Un trittico con vernici serigrafiche e lamine trasparenti.
Le tre etichette, stampate in digitale, sono molto grandi e completamente illustrate con ironia, caratterizzate da notevoli contrasti cromatici, espressivi, materici. Le vernici serigrafiche, arancio sul polpo e celeste tenue su mare e marinai, e le lamine trasparenti dei tatuaggi permettono ai vari elementi di emergere a poco a poco dalla carta, una Tintoretto Gesso, senza sopraffarsi reciprocamente. Più precisamente i tatuaggi sono realizzati con due lamine Kurz della serie Lumafin, le parti rosse con Lumafin 720 Red e le azzurre con 742 Blue. Le fascette per i colli delle bottiglie – un modello di Vetro Elite con tappi di Vinolok – sono stampate su una carta sfibrata e sempre in digitale.
Un poco alla volta si intravedono la cromia di sottofondo, poi la velatura delle vernici serigrafiche, infine le lamine semitrasparenti. Nell’insieme gli elementi si fondono e l’attenzione si sposta sul significato della competizione artistica tra uomo e natura.
Vernici serigrafiche e lamine trasparenti per una tridimensionalità delicata e piacevole.
Firma-autoritratto del designer Massimiliano Gosparini.
Dietro le quinte. Intervista a Massimiliano Gosparini.
Perché il polpo?
È un animale iconico dei mari, da sempre attraente per i marinai, quindi perfetto nel contesto. Quello scelto è più precisamente un octopus, che si distingue per l’intelligenza, la capacità di apprendere e ricordare, l’abilità nell’adottare comportamenti anche assai complessi, come per esempio usare gli utensili, nel nostro caso i pennelli.
Cosa volevi ottenere con la stampa?
Le lavorazioni in un’immagine complessa e articolata dovrebbero, a mio avviso, fondersi armoniosamente così da diventare parte di un tutto e non singolo soggetto. I tatuaggi rossi e blu danno l’effetto di un inchiostro sulla pelle di uomini e polpo. Così facendo, tutti gli elementi salgono dal fondo della carta poco alla volta e un occhio curioso deve cercare di capire come è stata stampata questa etichetta narrativa. Un poco alla volta si intravedono la cromia di sotto, poi la velatura delle vernici serigrafiche, infine le lamine semitrasparenti. Nell’insieme gli elementi si fondono e l’attenzione si sposta sul significato della competizione artistica tra uomo e natura.
Come hai scelto invece le vernici?
Ho scelto le vernici serigrafiche semitrasparenti per dare l’effetto umido all’octopus e per lucidare il mare, ma senza che queste lavorazioni sovrastino l’immagine. Per lo stesso motivo ho usato le lamine trasparenti, per mantenere la tridimensionalità dei soggetti. Le lamine coprenti sarebbero risultate piatte, mentre così si fondono alla tridimensionalità dell’immagine.