Si sono da poco concluse le tappe 2024 della nostra microfiera itinerante del packaging “Comunicare il vino – new packaging trends” e abbiamo il piacere di condividere alcuni degli aspetti più rilevanti emersi sulle tendenze più attuali del packaging per i settori del vino, degli spirits e dell’olio, in particolare ma non solo. Abbiamo parlato del desiderio di risollevarsi e crescere, dei gruppi di consumatori emergenti e delle loro predilezioni, come il vino alcol free o dealcolato oppure il vino in lattina.
Un packaging raffinato e un’esperienza immersiva con l’etichetta sandwich.

Un packaging raffinato e un’esperienza immersiva con l’etichetta sandwich.

Un’etichetta sandwich che scompare dalla scena e crea meraviglia.

Nella Collection 5 Capsule, che comprende 13 progetti di self-promotion delle aziende facenti parte, come Tonutti Tecniche Grafiche, di Alliance Etiquettes, è inserito anche il progetto Gin 24, ispirato all'opera “Archivio” dell'artista italiana Elisabetta Novello. Utilizza la cosiddetta tecnica di stampa sandwich a più livelli, riservata alle etichette trasparenti e quindi visibile da entrambi i lati. Ciò ha permesso al nostro designer, Massimiliano Gosparini, di ideare un packaging capace di giocare con la luce e scomparire dalla scena. È come se si dissolvesse in una nuvola di foglie e polvere danzanti. L’artista a cui si è ispirato, infatti, esplora i frammenti naturali degli spazi che indaga vissuti come simboli concreti del trascorrere del tempo e della sua caducità, memorie antropologiche, sociali, pubbliche e private, elementi fuggevoli che portano in sé la fragilità del contemporaneo, e la bellezza e l’instabilità dell’esistenza stessa.

L’artista Maria Elisabetta Novello coglie elementi di un “vecchio” che si caricano di un significato rinnovato. Allo stesso modo, le foglie e la polvere impresse da Massimiliano Gosparini annunciano l’arrivo di nuovi germogli, nuova vita.

Più nel dettaglio, il design avvolge intorno alla bottiglia trasparente vari livelli di stampa. Cattura l’archivio organico di foglie e polvere nell'etichetta, come fosse un vetrino di laboratorio, con una stampa in bianca e volta e rimane così fedele all’originale incollato su una lastra di vetro. Abbina una quadricromia frontale e una posteriore con tre livelli di bianco che influenzano la coprenza e aumentano la sensazione di tridimensionalità, complice anche la forma della bottiglia. In questo modo, guardando in corrispondenza delle parti trasparenti, si creano un effetto cupola e un effetto lente che insieme imbrogliano i nostri sensi e ci mostrano le foglie come se galleggiassero nel liquido. La verosimiglianza della scena è enfatizzata dalla lamina oro a caldo trasparente, che fa filtrare la luce e si deposita sugli elementi naturali come la rugiada del mattino, e dalla vernice serigrafica “Sand” usata per la polvere di modo da dare l’impressione, che stimola i sensi, della sabbia al tatto. Un’immagine viva con il pulviscolo che pare muoversi, accompagnarci insieme al trascorrere del tempo.

Intervista a Massimiliano Gosparini*.
*Designer, Tonutti Tecniche Grafiche.

Per la Collection 5 Capsule, abbiamo chiesto a ogni designer di collaborare con un artista contemporaneo. Perché Maria Elisabetta Novello?
Perché era una sfida. È un’artista che ha un’estetica e un universo espressivo quanto mai distanti dal mio. Distanti, ma stimolanti.

Come ha interessato l’artista?
Innanzitutto perché non ho chiesto di proporre una copia stampata del suo lavoro bensì di creare un dialogo fra la sua opera e la mia etichetta. Probabilmente questo aspetto era per lei distante da pensare, ma stimolante.

Qual è stato lo scoglio principale?
Dal punto di vista tecnico ovviamente abbiamo dovuto fare molte prove e sistemazioni, sia in fase di progettazione che di stampa perché un lavoro così complesso richiede livelli di precisione altissimi. Forse, però, lo scoglio maggiore è stato iniziale con l’artista. Non immaginava che la stampa commerciale potesse suscitare emozioni profonde, probabilmente perché non aveva mai avuto modo di saggiare i livelli tecnici ormai raggiungibili. Forse temeva una deformazione del suo lavoro in una piatta bidimensionalità, una banalizzazione capace di svuotarlo di ogni valore estetico e di significato.

Collection 05: composizione dell’etichetta Gin24 di Maria Elisabetta Novello e Massimiliano Gosparini.

Collection 05: composizione dell’etichetta Gin24 di Maria Elisabetta Novello e Massimiliano Gosparini.

Dettaglio del collare in peltro di Gin 24.

Dettaglio del collare in peltro di Gin 24.

Collare in peltro per bottiglie raffinate.

Se l’etichetta nostalgica è stata destinata completamente al dialogo con l’opera “Archivio” dell'artista italiana Maria Elisabetta Novello, il collo della bottiglia rimane lo spazio per la grafica commerciale del progetto. Con coerenza anche il tappo è trasparente, mentre il collare gioca di contrasto e sceglie una stampa su peltro, malleabile e versatile, come raccontato a proposito delle etichette in peltro. Il logo riporta un ventiquattro in caratteri romani, così da collocarsi in un tempo sospeso, indecifrabile, con un’estetica da simbolo visivo alchemico che può essere ciò che non è, uno scrigno che conserva.
Anche in questo caso, ci sono diversi livelli: il logo del gin realizzato con rilievo a cuspide su un fondo color ruggine su due altezze, come fosse una cornice che, a causa del passare del tempo, si stesse consumando. Il XXIV, invece, spicca, pare fendere il collare per annunciare una nuova nascita, una ricostruzione. In questo senso si collega perfettamente al megatrend della ricostruzione e al profilo dei Volenterosi di cui abbiamo parlato nel report di “Comunicare il vino: i trend”, la nostra microfiera itinerante del packaging. I Volenterosi, motivati dalla ragione e dalla tradizione, si muovono seguendo driver ben precisi: tornare alle origini, rigenerare tutto, trascendere i confini, sviluppare un’ecologia orientata al futuro. Sono tutti aspetti che si ritrovano nel progetto Gin 24.

Etichette in film plastico.

Gin 24 è basato sulla stampa di un’etichetta Roll Fed, ovvero un film trasparente plastico e avvolgente, impiegato soprattutto per bevande, acque minerali, prodotti per la casa e per l’igiene personale. Resistente all’acqua e all’umidità, è flessibile e conformabile a piacere e infatti aderisce alla perfezione a contenitori di qualsiasi forma, facendo della durata una delle sue due principali caratteristiche. L’altra è la piacevolezza estetica; come dimostrato dal progetto presentato, permette risultati di grande fascino.
Per saperne di più, leggi il post “Etichette Roll Fed”.

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