Laboratorio colori Tonutti.
Il colore influenza all'85% la scelta di comprare o meno un prodotto.
Etichette, psicologia del colore e neuromarketing.
Spesso si sente sostenere che l’essenza di un brand possa essere trasmessa da un semplice colore e che lo stesso influenzi le scelte d’acquisto dei consumatori. Del resto, chi non ha presente il rosso Ferrari, quello Coca-Cola o il celeste Tiffany? Ciò accade anche se non siamo interessati ad automobili, bibite gassate o gioielleria. Eppure il colore si impone e seleziona il suo target. Per questo la sua scelta curata diventa una strategia di marketing a tutti gli effetti nella creazione di un’identità di marca.
Il 95% del processo decisionale avviene a livello inconscio e il colore influenza all’85% la decisione d’acquisto.
In Tonutti Tecniche Grafiche aiutiamo i clienti nelle loro scelte mettendo a disposizione un laboratorio colori interno che ha due funzioni principali: prove in anteprima dedicate e proposte per i clienti di effetti cromatici su diversi materiali. Ciò per essere di supporto alle aziende che cercano di correlare il loro brand e i loro prodotti a colori specifici. Concorriamo così alla creazione di personalità di marca ben definite di modo che queste ultime possano essere veicolate velocemente, pronte da cogliere al primo sguardo, che è essenziale.
Il colore, infatti, influenza all’85% la scelta di comperare o meno un prodotto (Kumar, 2017). In aggiunta, gli studiosi Hunjet e Vuk (2017) hanno dimostrato che questa decisione d’acquisto viene presa entro i primi 90 secondi in cui la persona si trova davanti a un prodotto perché è quello il tempo sufficiente al cervello per percepire i colori attraenti e tralasciare gli altri.
Di neuroscienze, di come il 95% del processo decisionale avvenga a livello inconscio e di comunicazione efficace, abbiamo già parlato nel post “Comunicare il vino” che ti invitiamo a leggere per approfondire.
Parola all’esperto.
Luigi Orsi, Responsabile Laboratorio Colori in Tonutti Tecniche Grafiche.
Quando dobbiamo realizzare un colore richiesto da un cliente svolgiamo un’analisi con un software specifico che ci consente di incrociare le informazioni a nostra disposizione con quelle fornite dalle banche dati dei nostri fornitori di inchiostri. Generiamo così ipotesi di ricette quanto più realistiche possibili, tenendo anche conto dei diversi materiali di stampa, che influenzano inevitabilmente il risultato. Incrociando i dati, potremo selezionare la ricetta migliore per ottenere il colore desiderato.
Una volta formulata la ricetta, effettuiamo pesate minime di inchiostro nell’ordine dei 3-5 grammi e procediamo a stampare la ricetta sullo stesso supporto che andremo ad utilizzare in macchina da stampa. Proseguiamo con verifiche spettrofotometriche che ci consentono correzioni di precisione fino a far rientrare la ricetta nella più stretta tolleranza di Delta-E (unità di misura per la distanza dei colori tra due colori) possibile, che di solito tendiamo a portare al di sotto di 1.
Luigi Orsi, Responsabile Laboratorio Colori in Tonutti Tecniche Grafiche.
La scelta del colore giusto dipende da molteplici fattori.
Quali colori scegliere per le proprie etichette?
Gli psicologi del colore parlano soprattutto di due grandi famiglie, i colori freddi e pacifici, come il blu, il verde e le loro gradazioni, e i colori caldi e stimolanti come il rosso e il giallo e le loro nuance. Vi sono poi i colori neutri, ovvero il bianco, il nero e il grigio. Ciascuno è presente in molte tipologie perché dipende anche dal tono cromatico (la cosiddetta tinta), dalla saturazione (o croma) e dalla luminosità.
Nonostante gli studi approfonditi sulle singole tonalità, la scelta del colore giusto risulta complessa perché influenzata, oltre che dalle opzioni offerte da un’ampia gamma e dagli abbinamenti possibili, da parecchi fattori, a partire dal contesto in cui si trova il consumatore e dalla sua cultura di provenienza. Ai colori, infatti, sono attributi valori differenti a seconda dei Paesi nel mondo. Ogni persona, inoltre, tende a preferire le tinte che associa agli oggetti che ama perciò inserisce una variabile molto soggettiva.
Le informazioni sociali, però, sono più che sufficienti per selezionare i toni in grado di catturare l’attenzione dei consumatori e avere effetto sulle vendite grazie alla loro capacità di trasmettere messaggi a livello inconscio per persuadere il cliente della bontà di un prodotto.
Molto spesso il contesto e la cultura di riferimento influenzano in modo sensibile le scelte dei consumatori. Questo potere del colore è analizzato negli studi di neuromarketing.
Il laboratorio delle prove e delle proposte colore.
Vista l’attenzione per ogni dettaglio, coltivata in Tonutti Tecniche Grafiche, abbiamo anche un laboratorio colori interno che ci dà la possibilità di provare le nostre ricette di colori speciali e inusuali con test estremamente realistici tramite alcuni strumenti di altissima qualità, sino a raggiungere l’esatto colore desiderato dal cliente. È un’opportunità molto utile innanzitutto per rispondere in tempi rapidi e con prove pratiche a interrogativi su come potrebbe cambiare l’effetto cromatico di un’etichetta stampata su una carta diversa. In secondo luogo e preventivamente, per dare al team commerciale la possibilità di presentare proposte diverse e concrete al cliente, e allo studio grafico che lo segue, dando loro modo di scegliere quella preferita.
I test nel laboratorio colori offrono prove realistiche e così risparmiano tempo e brutte sorprese in fase di stampa, a tutto vantaggio di costi, tempi e sostenibilità dei processi.
Studio del colore e varianti.
Si tratta di prove realizzabili per i colori da stampa offset o flessografica e anche per i colori serigrafici e le combinazioni di tecniche di stampe differenti, come, ad esempio, per fare un test su una base flexo con vernice serigrafica così da poter valutare, con tranquillità ed elementi tangibili, l’effetto finale della sovrapposizione dei due inchiostri.
Oltre alle prove e alle proposte, il laboratorio colori permette di arrivare perfettamente preparati alla stampa in macchina, da ogni punto di vista tecnico. Ciò abbassa in modo drastico i tempi di avviamento e, in un’ottica di sostenibilità, riduce gli scarti di materiale prodotti in quella fase e l’energia consumata.