Comunicare il vino.
Consumatori 2024: tema toccato dall’intervento di Barbara Pagnutti per Tonutti Tecniche Grafiche.
Tonutti Label Tour Due: microfiera del packaging.
Lo scorso 30 novembre a San Vigilio di Pozzolengo (Brescia), presso l’incantevole Chervò Golf Resort, si è svolta la seconda tappa del Tonutti Label Tour, la microfiera itinerante del packaging, ideata da Tonutti Tecniche Grafiche. È un viaggio nel mondo delle etichette e del wine packaging in collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi partner italiani del luxury packaging del mondo del beverage, in particolare del vino.
La nostra ambizione è quella di offrire opportunità di approfondimento culturale e riflessione sulle tendenze più attuali del wine packaging, anche con il coinvolgimento di esperti del settore, come la dottoressa Fiamma Rivetti, dell’università IULM di Milano, nostra gradita ospite per l’edizione 2023.
I nostri partner per “Comunicare il vino”.
Dopo la tappa zero in Sicilia e la uno in Veneto, la microfiera itinerante del packaging giunge in Lombardia, sempre con alcuni fra i più prestigiosi brand del premium wine packaging. L’edizione 2023 è stata accompagnata da:
- Fedrigoni Self-Adhesive focalizzata sui trend di mercato dei materiali per le etichette, fibre alternative alla carta comprese, come illustrato da Micol Valle, Business Development Manager Italia, Germania, est Europa Wine&Spirits
- Luxoro-Kurz con un approfondimento del Brand Ambassador Alessandro Carnevale, relativo alle novità su lamine e cliché con attenzione particolare alla loro ecosostenibilità
- Verallia, per la quale la Marketing & Communication Specialist Giulia Ferronato ha parlato dei packaging in vetro da scegliersi a seconda della tipologia di consumatore
- Vinolok, specializzata in chiusure in vetro che sono dei veri gioielli, rappresentata dalla Division Manager Gaia Gottardo, che ha approfondito il ruolo del design della bottiglia nella user experience
Professionisti del Wine Packaging per Alliance Etiquettes, Fedrigoni Self-Adhesive, Verallia, Vinolok, Tonutti e Luxoro.
La dott.ssa Rivetti illustra “Il contributo delle Neuroscienze per la comunicazione efficace del Vino”.
Neuroscienze e comunicazione efficace del vino.
“I consumatori non pensano come si sentono. Non dicono quello che pensano e non fanno quello che dicono.” diceva David Ogilvy, uno dei più grandi pubblicitari dello scorso secolo. Ha iniziato con questa citazione il suo intervento la dottoressa Fiamma Rivetti, ricercatrice presso il Behavior and BrainLab dell’università IULM. E poiché fino al 95% del processo decisionale avviene a livello inconscio, va da sé che proprio lì dovrà incidere chi vuole influenzare gli acquisti. Come? Con il neuromarketing, disciplina che applica al marketing la conoscenza del cervello umano e del suo funzionamento. L’intero intervento, ricchissimo di dati, ricerche e stimoli, ha portato numerose prove di come i consumatori scelgano sulla base di colori, disegni, parole, posizionamenti a scaffale… spesso in un batter d’occhio, ovvero in pochissimi secondi con decisioni veloci e acquisti d’impulso, dettati dall’inconscio.
Il packaging contribuisce ad attirare l’attenzione e provocare acquisti d’impulso, ma può anche influenzare le aspettative sul prodotto e contribuire a far percepire il suo gusto in modi diversi.
Nei supermercati, è stato dimostrato (Cerantola, 2016) che il 70% delle decisioni d'acquisto si basa sulla visione del packaging di un prodotto, in grado di anticipare nella nostra mente la qualità del prodotto stesso, influenzandoci addirittura nella percezione del suo gusto. Nel nostro viaggio insieme abbiamo incontrato capsule rosse acchiappa-attenzione sugli scaffali dei supermercati ed etichette rosse e nere che tendono a suscitare l’aspettativa di un sapore più aspro ed etichette arancioni e rosse che la fanno immaginare più “fruttata” e “fiorita” per lo stesso vino.
Queste aspettative indotte dal packaging si trasformavano, studi alla mano, in sapori e qualità percepiti diversi a seconda del “vestito” indossato dalla singola bottiglia. Un fatto ribadito anche da Alessandro Carnevale, Brand Ambassador di Luxoro, che si è soffermato sul caso del vino da due euro travasato in una bottiglia con una bella etichetta e (così) vincitore della prestigiosa medaglia d'oro al Gilbert & Gaillard International Wine Competition di Hong Kong. Una provocazione, certo, che però ha messo in luce in modo evidente come, stimolando le giuste leve del pensiero, il packaging sia in grado di influenzare i consumatori, e persino gli esperti, nelle scelte d'acquisto e sia quindi una leva di comunicazione essenziale sulla quale investire.
Dottoressa Fiamma Rivetti, consulente di Neuromarketing.
Laureata in Psicologia con specializzazione in Neuropsicologia presso l’Università Milano Bicocca. Attualmente lavora come ricercatrice e consulente presso il centro di ricerca di neuromarketing “Behavior and BrainLab” dell’Università IULM. Il suo principale ambito di studi ruota intorno a Psicologia dei consumi, Psicologia del comportamento e dei processi decisionali e Neuroscienze applicate ai comportamenti di consumo. Inoltre, ha conseguito un master in Food and Wine Communication affinando le competenze nell’applicazione delle tecniche neuroscientifiche nel settore enogastronomico.
La dott.ssa Fiamma Rivetti, relatrice a Comunicare il vino.
Il laboratorio di stampa etichette in peltro tenutosi durante Comunicare il vino.
Prima il profilo dei consumatori, poi il packaging.
Ispirati dai futuri mega trend nei settori Fashion e Design previsti da una delle trendsetter più affermate a livello internazionale, Nelly Rodi, abbiamo cercato di guardare a come integrare le ripercussioni sui consumatori di una qualsiasi evoluzione socioculturale. La risposta, espressa sul palco dalla nostra Barbara Pagnutti, Marketing & Communication Manager Tonutti Tecniche Grafiche, è molto semplice: studiare le caratteristiche del target prima di progettare packaging ed etichette. Risposta banale, ma nemmeno tanto, considerato quanto spesso la vediamo disattesa nel nostro quotidiano.
Abbiamo studiato le caratteristiche dei consumatori di vino e le abbiamo riassunte in una sorta di mappa che permette di delineare il profilo dei vari consumatori. È la nostra “Consumer Profile Tracker” per il 2024.
Partendo dalle categorie di tendenza individuate dalla trendsetter francese, abbiamo approfondito i quattro target posti in rilievo per poi simulare altrettanti specifici packaging come elementi chiave per una differenziazione a scaffale sin dal primo sguardo. Ciascuno, è emerso, non poteva che essere considerato a tuttotondo, quindi non solo come bottiglia di vino, ma con approfondimenti mirati sui materiali, la forma, la chiusura, i colori, gli effetti grafici, le parole scritte e via dicendo, tutti elementi che dovrebbero concertare un packaging completo, coerente, integrato e comunicativo nel suo insieme, per funzionare.
Vorresti partecipare anche tu al prossimo evento Tonutti Label Tour?
Partecipa insieme ai più rappresentativi operatori del mondo del vino, primi fra tutti produttori, enologi e designer.