Nella Collection 5 Capsule dei progetti di self-promotion di Alliance Etiquettes, il gruppo di cui facciamo parte, c’è anche Dryade, che ci fa piacere presentare perché si tratta un’etichetta sandwich come quella vista per il progetto Gin 24, ma con una resa finale diversa. Ha uno stile fiabesco in bi-materiale, ovvero carta riciclata e plastica dallo spessore particolarmente ridotto, con vetrofania e lamina a caldo. È un packaging che stimola la curiosità e conduce nell’immaginario di una leggenda, a spiare silenziosi e meravigliati da piccole finestrelle dorate.
Etichetta sandwich: la stampa a più livelli incornicia una scena fiabesca.

Etichetta sandwich: la stampa a più livelli incornicia una scena fiabesca.

Un’etichetta dallo stile fiabesco.

Mentre nel progetto Gin 24 abbiamo visto un’etichetta sandwich che scompariva dalla scena per creare meraviglia, nel progetto Dryade c’è sempre un’etichetta sandwich ma è palesemente protagonista. È stata ideata dal grafico François de Lavalette del gruppo Alliance Etiquettes, di cui facciamo parte. Come per tutti gli altri lavori raccolti nella nostra Collection 5 Capsule, anche in questo caso il designer ha tratto ispirazione da un artista. Ha scelto una figura contemporanea, la pittrice e fumettista franco-spagnola Tutank che ha un'inclinazione per l'estetica fiabesca un po’ spettrale e i colori vivaci.
François de Lavalette ha voluto un’etichetta per una bottiglia di assenzio, definito in francese anche “la fata”. Per questo lo ha battezzato “Dryade” a riprendere le ninfe della mitologia greca che vivevano nei boschi, dove danzavano in libertà, nude o semiavvolte in leggere vesti, timide e riservate tanto da palesarsi raramente. Ha ricreato un giardino immaginario e segreto in cui attendere, ai margini della boscaglia, l’apparizione di una delle Driadi custodi delle foreste e ha mantenuto un’estetica prettamente fiabesca a colori vivaci così da sposarla, anche visivamente, alla categoria dei Pacificatori in cui è inserito il progetto.

Chi sono i Pacificatori?

È una tipologia di consumatori che risulta dai nostri studi per tenerci sempre aggiornati. Più precisamente abbiamo commissionato una ricerca all’agenzia internazionale NellyRodi, specializzata nell’analisi delle tendenze nei mercati di consumo. Fra le tipologie di consumatori di alcolici da lei delineate per il prossimo anno, parlava anche dei Pacificatori, ovvero di chi vorrà crescere, sollevarsi, concentrato su un concetto di riconciliazione, volto a sanare fratture e a ricreare legami. Sono persone che prendono la spinta dal passato, motivate dalla tradizione e dall’emozione. Desiderano recuperare, aspetto da considerare per realizzare packaging che li attraggano e che dovranno quindi puntare sulla sostenibilità e sul riciclo.
Per approfondire: Comunicare il vino: i trend.

Composizione dell’etichetta Dryade della Collection #05.

Composizione dell’etichetta Dryade della Collection #05.

Effetto vetrofania grazie a tecniche stampa, nobilitazioni e carte.

Effetto vetrofania grazie a tecniche stampa, nobilitazioni e carte.

Un’etichetta sandwich bi-materiale con vetrofania e lamina a caldo.

Il packaging è costruito su due livelli di lettura: il primo inquadra uno spazio minimo di osservazione da cui contemplare il secondo, dove dovrebbe avvenire l’apparizione di una driade. È un’etichetta sandwich in cui la parte frontale fa da scenografia con una carta riciclata, naturale e liscia, accoppiata con plastica trasparente di spessore ridotto per far apparire gli elementi dorati delle colonne e della forma del logo e i fili bianchi che simulano la piombatura divisoria dei vetri delle finestre. L’oro è ottenuto con una nobilitazione in lamina a caldo. L’assemblaggio bi-materiale mimetizza il PET trasparente e rivela elementi come se fosse una stampa serigrafica su una bottiglia, ma con ancora più dettagli. Il design monocromatico molto leggero è stato scelto per contrastare meglio con lo sfondo molto colorato.
La parte posteriore dell’etichetta, quella in cui esternamente sono presenti le informazioni sul liquore, è stampata con un livello di testo, uno di bianco e infine uno su supporto trasparente in quadricromia, con stampa a doppia impressione per rafforzare l'intensità dei colori. Quest’ultima sezione rimane sull’interno della bottiglia e ritrae la scena visibile dall’inquadratura posta sulla parte frontale.

L’etichetta sandwich di Dryade vuole stimolare la curiosità e immergere nell’immaginario di una leggenda mentre nel progetto Gin 24 si fondeva nel packaging a delineare una nuova realtà.

Intervista a François de Lavalette*.
*Designer, Alliance Etiquettes.

Perché la scelta dell'artista Tutank?
Tutank è un’amica e artista il cui lavoro mi piace molto. Ha uno stile assai grafico e colorato perciò era la scelta ideale per questo progetto, sia per lo stile che per la padronanza del mondo dell’illustrazione.

Come è andata la collaborazione?
È stata molto facile. Ho presentato la mia idea a Tutank, dandole “carta bianca” sulla rappresentazione di una driade. Dato che il design era in due parti (fronte e retro etichetta) siamo riusciti a prendere strade separate, senza calpestare le opere l’uno dell’altra. Tutank, inoltre, è stata felicissima di lavorare a questo progetto anche perché le ha permesso di scoprire diversi aspetti tecnici della stampa e di lavorare su un elemento – il packaging – che era nuovo per lei.

Qual era il tuo obiettivo dal punto di vista creativo?
Volevo catturare un momento, quello di una persona seduta in un confortevole soggiorno in stile Art Nouveau, che sorseggia assenzio e il cui sguardo incontra, per lo spazio di un attimo, quello di una fantastica apparizione ai margini del bosco. La persona corrisponde al consumatore, l'assenzio al prodotto e questo strano animale in fondo al giardino è una driade. Volevo che l'illustrazione fosse come una fantastica scatola contenuta nella bottiglia.

François de Lavalette, ideatore del progetto Dryade.

François de Lavalette, ideatore del progetto Dryade.

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