A un mese circa da Packaging Première 2024, fiera che rappresenta un riferimento per il futuro del packaging nei settori del lusso, ripercorriamo insieme i maggiori trend visti: i colori più di moda a seconda del settore e del messaggio, il ruolo chiave della progettazione nell’ambito del packaging industriale a favore della sostenibilità, il concetto di imballaggio biocircolare che sta soppiantando la plastica, presente solo se biodegradabile o riutilizzabile subito, e, infine, l’intelligenza artificiale fra opportunità e timori.
Il colore di un packaging influenza all’85% la decisione di un acquisto.

Il colore di un packaging influenza all’85% la decisione di un acquisto.

Colori e decisioni d’acquisto.

Il risultato non cambia. Che si tratti di un settore qualsiasi oppure del lusso, in particolare di moda e accessori, di cibo e vini, e del beauty, di cui si occupa Packaging Première svoltasi a Milano dal 21 al 23 maggio scorso, il punto fondamentale è che il colore influenza all’85% la decisione di un acquisto ed è quindi un elemento da considerare sempre. È in grado di connotare e far riconoscere un brand e viene colto, vagliato e interpretato dal nostro cervello con un processo decisionale che al 95% avviene a livello inconscio. Che dire? Non è un caso che esista un laboratorio colore Tonutti dedicato ai progetti dei nostri clienti!

Di packaging, neuroscienze e comunicazione efficace, abbiamo parlato anche nella nostra microfiera del packaging Comunicare il vino, Tonutti Label Tour Due.

A Packaging Première sono emerse alcune macro-tendenze cromatiche che potremmo così riassumere:

  • Caramello per dolciumi di pregio, spirits e profumatori d’ambiente, spesso abbinato a oro e arancio, perché trasmette calore, accoglienza, soddisfazione, appagamento, piacere sensoriale, raffinatezza
  • Lilla, anche accostato alle sue gradazioni fino al rosa, per cosmesi, profumi e vini dedicati al pubblico femminile perché suggerisce calma, rilassamento e spiritualità
  • Verde acqua per abiti e profumeria perché comunica freschezza, perseveranza e tenacia
  • Blu, comprese le tonalità che giungono all’azzurro, per abiti, profumi da uomo e spirits perché evoca armonia, calma e serenità

Sempre valido, naturalmente, il verde in tutti i suoi toni perché parla agli amanti della natura di freschezza, naturalezza e sostenibilità.

Già nel 2007 l’Istituto Italiano Imballaggio stimava che le fasi di progettazione avevano la capacità d’incidere su circa l’80% degli impatti ambientali connessi al packaging.

Il caso Dom Pérignon.

Un’edizione limitata di Dom Pierre Pérignon fra innovazione e ricerca creativa che in un certo senso utilizza l'artigianato artistico contemporaneo per mantenere il posizionamento elevato del brand. Si tratta di 50 bottiglie realizzate dall’artista francese Juliette Clovis e vendute a 35.000 euro ciascuna ai clienti privati della Maison. Sono la dimostrazione di un’altra tendenza rilevata a Packaging Première: unicità, maestria ed emozione a partire dal packaging per una customer experience indimenticabile.
L’iconica bottiglia Dom Pérignon è stata rivestita da una sorta di corazza di scaglie di porcellana. Ne sono servite 20.000 per realizzare i 50 packaging speciali commissionati, e sedici mesi di lavoro con l’aiuto di due assistenti. Il risultato, grazie alla sua desiderabilità ed esclusività numerica, soddisfa quindi il valore dell’unicità, rappresenta anche il primo punto di contatto emotivo con i consumatori e apre a un’esperienza sublime. Permette, infine, di ammirare la maestria dell’artista sin dal primo sguardo, come fosse una promessa del valore del famoso champagne così protetto, ed è un’opera artistica nonché metafora di un vino considerabile un'opera d'arte del tempo.

La speciale edizione realizzata dell’artista Juliette Clovis per Dom Pérignon.

La speciale edizione realizzata dell’artista Juliette Clovis per Dom Pérignon.

“Utilizzo già l'IA, la chat GPT-4. Penso che sia uno strumento favoloso per aiutare nella ricerca, nella scrittura, nella traduzione e per vincere il tempo. E anche per i consigli tecnici”.
Juliette Clovis, artista francese
I packaging materici e grezzi trasmettono l’eleganza della natura.

I packaging materici e grezzi trasmettono l’eleganza della natura.

Materiali sostenibili per packaging di lusso.

A Packaging Première è emerso con chiarezza che, se è vero che un’ampia porzione della società desidera un’economia circolare, allora in tale ambito il design industriale può svolgere un ruolo fondamentale nella progettazione di packaging che sappiano favorire la sostenibilità perché:

  • riducono o eliminano il superfluo
  • semplificano la circolarità dei materiali (es. con packaging monomateriale)
  • allungano la vita o promuovono il riuso dell’imballaggio

In quest’ultima direzione si muove il trend dei flaconi da riutilizzare riempiendoli di nuovo con lo stesso prodotto, il cosiddetto “refill del contenuto”. Si parla invece di imballaggio biocircolare quando il packaging è sostenibile e realizzato con rifiuti e sottoprodotti della catena agroalimentare, meglio ancora se della stessa pianta usata per il prodotto venduto. Ciò accade non solo nel settore food and beverage, ma anche in quello cosmetico. Un trend che, se adottato su larga scala, farebbe calare l’impiego di materia prima vergine, come il legno, e diminuire i rifiuti.
Nel frattempo la lotta alla plastica prosegue e, se proprio di plastica si deve parlare e solo per ambiti specifici e limitati, l’ultima tendenza sono le bioplastiche, plastiche biodegradabili.

Dualismo fra tecnologia e fisicità.

Assistiamo all’espansione di mondi tecnologici grazie ai benefici dall’intelligenza artificiale e allo stesso tempo a una spinta verso il mondo fisico da salvaguardare, con una rinascita d’interesse per il benessere olistico e addirittura con l’affacciarsi di nuove culture animiste. Queste ultime portano a packaging con ossidazioni sublimate fatte da tracce corrose, colori coinvolgenti delle tonalità sfumate, amalgama grezzi per trasmettere l’eleganza della natura, colori materici di pigmenti e inchiostri bio…
D’altro canto, alla fine del 2022 la diffusione di Chat GPT ha avviato un drastico cambiamento. Lo vedemmo già lo scorso anno a Packaging Première, come raccontammo in “AI & packaging”, ed è stato confermato dai confronti in quest’ultima edizione della fiera: l’AI è sproporzionatamente pericolosa o incredibilmente utile? Per quanto ben il 61% della popolazione mondiale sostenga di non essere disposto a fidarsi dell’Intelligenza Artificiale, in particolare in paesi come India, Indonesia e Cina, si stima anche un mercato IA di 90 miliardi di dollari fra hardware e servizi per il 2025. L’immediato effetto sulle tendenze del packaging è una predilezione per uno stile onirico e bagliori irreali, fra iridescenze metalliche e resine traslucide.

Vuoi coinvolgerci in un progetto?


SCRIVICI!