Etichette in carta sostenibili.
Carta rCrusch Grape FSC®. Fonte immagine: Avery Dennison.
Cosa considerare nella scelta della carta per etichette.
Le etichette in carta sono state per decenni l’unica possibilità, ma sono ancora attuali? Non solo lo sono, addirittura spesso rappresentano la scelta migliore per la resa in termini di stampa e prestazioni, in particolare per l’ampia scelta di nobilitazioni, fra le quali anche quelle in lamina green, e finiture disponibili. La carta ha un impatto notevole sull’estetica e sugli effetti ruvidi, vellutati e lisci, che stimolano il tatto, e quindi offre un’incredibile libertà alla creatività dei designer di packaging ed etichette. Soprattutto, ottenuta dalla fibra del legno, continua a essere un materiale sostenibile se riciclata o se deriva da consumo responsabile delle foreste.
Le etichette in carta che piacciono di più sono quelle naturali, riciclate e certificate ecologiche.
In Tonutti Tecniche Grafiche, vista l’attenzione che ci anima nei confronti dell’ambiente, cerchiamo di preferire fibra di legno certificata da alberi cresciuti in foreste gestite responsabilmente. Ciò si riflette sulla selezione di fornitori che abbraccino la nostra stessa strategia operativa di sostenibilità e offrano carte certificate e standard aziendali sostenibili. Considerati tutti i vantaggi elencati, in una prospettiva di rapporto costi-benefici rispetto a quanto possibile con un film plastico, il budget finale per etichette in carta sostenibili è alla portata di gran parte dei progetti.
La nostra consulenza sulle carte.
Parte delle nostre consulenze al cliente, si incentrano anche sulla scelta della carta di volta in volta più adatta che, naturalmente dipende da svariati aspetti. È, infatti, importante valutare il design del packaging e gli effetti che si vogliono ottenere, strettamente correlati al tipo di stampa da usare (flessografica ecc.), così come determinare con precisione l’uso che si farà del contenitore e a quali generi di stress potrà essere soggetto (acqua, ghiaccio, sbalzi di temperature ecc.).
Carte riciclate ed eleganti per etichette.
Un tempo la carta riciclata dava l’opportunità di scegliere un materiale naturale e sostenibile, ma lasciava un po’ a desiderare in termini di resa estetica elegante. Oggi anche quell’aspetto è soddisfatto.
D’altro canto, per quanto la carta provenga dalla fibra del legno, e quindi sia una risorsa naturale, rinnovabile e riciclabile, la gran parte di quella riutilizzata finisce per trasformarsi in cartoni riciclati anziché in carte per etichette decorative. Ciò avviene perché produrre carta premium da riciclo richiede un certo tipo di macchinari. È allora importante, dal nostro punto di vista, incentivare la scelta di questo genere di etichette, comportamento che aiuterà a spingere più produttori ad adottare tali macchine. In Tonutti Tecniche Grafiche incoraggiamo così la tendenza, naturalmente prestando attenzione ai risvolti economici. In tal senso, i fornitori più accorti, oltre a proporre carte con contenuti riciclati, cercano di studiare come:
- usare meno materiale con un impatto sulla leggerezza e sull’economicità del supporto nonché sui costi legati a stoccaggio, trasporto e smaltimento
- favorire il riciclo grazie all’abbinamento con adesivi wash-off privi di additivi chimici e facili da staccare
- rendere compostabile l’etichetta prodotta così da permettere uno smaltimento eco-compatibile
Selezione di carte naturali e sostenibili.
Stefano Della Giusta, Purchasing Manager in Tonutti Tecniche Grafiche.
Parola all’esperto.
Stefano Della Giusta, Purchasing Manager in Tonutti Tecniche Grafiche.
La crescente attenzione del mercato verso la sostenibilità si sta traducendo in una maggiore domanda di prodotti realizzati con materiali ecologici e a basso impatto ambientale. È un trend globale. Nel nostro settore, notiamo che l’utilizzo di supporti stampa che rispondano a criteri eco friendly o che siano provenienti da fonti certificate (ad esempio carte prodotte con certificazione FSC® - Forest Stewardship Council) può suscitare maggiore fiducia nel cliente e invogliare all’acquisto del prodotto.
Un supporto stampa viene considerato ecosostenibile dai consumatori se vi è riduzione del consumo, riciclo, rinnovamento e/o riutilizzo.
Unitamente, però, non dobbiamo dimenticare che l’etichetta dev’essere anche di “qualità” e svolgere al contempo adeguatamente il suo ruolo di presentazione del prodotto secondo le finalità richieste. Per questo motivo la ricerca e lo sviluppo di prodotti ecosostenibili devono avere, come obiettivo primario, il mantenimento degli standard qualitativi. Ciò può avvenire solo in collaborazione con tutte le parti chiamate in causa (fornitori, clienti, studi grafici e/o terzi collaboratori).
Progetto Sauvage con tre carte ecologiche.
Fra i tanti progetti che potremmo citare legati a scelte sostenibili, ricordiamo “Sauvage”, un lavoro appartenente alla “React! Collection #04” presentata al Luxe Pack 2023 di Montecarlo da Alliance Etiquettes, il gruppo di cui facciamo parte. L’etichetta, con design della nostra collega Karine Bor, utilizza ben tre carte ecologiche sovrapposte sotto forma di tre stencil. Il gioco delle silhouette, posizionate l’una sopra l’altra, rende riconoscibile la sagoma della testa di un leone. Il mix di arti contemporanee e le carte utilizzate sono portatrici di un messaggio di sensibilizzazione sulla scomparsa di alcune specie di animali e, allo stesso tempo, incoraggiano una riflessione sul consumo responsabile di ogni risorsa della natura, carta compresa.
Accoppiamento di tre carte, fra un impiallacciato in vero legno, uno strato che ricicla le glassine e uno che mescola carta post consumo riciclata e residui d’uva.
L’etichetta del progetto Sauvage, Collection #04.
La base è composta da Avery Dennison Cherry Wood, materiale per etichette liscio e impiallacciato in vero legno, bello da toccare, facile da stampare, sempre originale perché, dal momento che si tratta di legno con venature naturali, non produce mai due etichette uguali.
Lo stencil successivo è fatto di Fedrigoni Re-play Nature white, splendido esempio di upcycling. Si ottiene, infatti, dal riciclo del supporto siliconato delle etichette da vino, ovvero la glassine. Essa viene recuperata e da scarto diventa nuovo materiale in un processo di “closed loop recycling” per realizzare etichette con un minor impatto ambientale.
Lo strato più esterno è fatto con Avery Dennison rCrusch Grape FSC®, una linea che garantisce il 20% in meno di emissioni di CO2 rispetto alle carte standard per etichette. Si tratta di carta prodotta con il 15% di residui della pigiatura dell’uva, quindi sottoprodotti agro-industriali, combinati con acqua e con un 40% di fibre naturali di carta riciclata post consumo.