The Artful Champagne è molto più di una etichetta: è un’esperienza che unisce arte e design in modo sorprendente. Strappando lo strato esterno, sobrio ed essenziale, si svela l’opera d’arte firmata dall’artista James Green, che con il suo stile cattura l’essenza vitale dello champagne, contrapponendo eleganza e vivacità. Scopri questa realizzazione inserita nella nostra Collection 05 Capsule e basato sull’unione di numerose tecniche di stampa da noi rese realtà.
Etichetta esterna del progetto The Artful Champagne.

Etichetta esterna del progetto The Artful Champagne.

Spazio all’imprevedibile con un’etichetta a strappo verticale.

The Artful Champagne è uno dei 13 progetti di self-promotion della Collection 5 Capsule, l’ultima raccolta firmata da Alliance Etiquettes, il gruppo di cui Tonutti fa parte, per mostrare in concreto molte potenzialità tecnico-creative messe a disposizione della clientela e dei designer. Nello specifico, questo lavoro nasce dalla collaborazione fra la designer e direttrice creativa di Alliance Etiquettes Agnès Deslandes e l’artista James Green e si avvale della stampa di Tonutti Tecniche Grafiche
Il design ideato è incentrato su un’etichetta a doppio strato che si rivela con strappo verticale anziché orizzontale, come invece visto in altri progetti, quali “Peppino” o “M63”. The Artful Champagne è una sorpresa alla vista che abbina l’eleganza e la sobrietà del livello più superficiale, di fatto una prima etichetta a sé stante, all’esplosione cromatica del secondo, quello interno, in un perfetto equilibrio tra raffinatezza e creatività.

“James Green assomiglia alla sua pittura, entusiasta e contemporaneo, ha accettato di collaborare e si è prestato con impegno”.
Agnès Deslandes, Direttrice creativa, Alliance Etiquettes

Agnès Deslandes*: innovazione e creatività a servizio del design.
*Direttrice creativa, Alliance Etiquettes.

Il progetto The Artful Champagne è nato in modo naturale, una storia di audacia, lusso contemporaneo e condivisione. Nella definizione di lusso c’è la rarità. È un aspetto potente per lo champagne, ma anche per il lavoro di James Green. Ha uno stile unico, vivace e frizzante che conferisce al ritratto quella vitalità che si confà allo champagne. 
Ho immaginato un processo di etichettatura che stuzzicasse la curiosità: una prima etichetta a strappo dedicata alla promessa del prodotto e una seconda etichetta che rivelasse l'opera di James Green. La bottiglia può vantarsi di offrire un'opera d'arte unica, che mette l'uomo al centro del progetto e del lavoro dei viticoltori della Champagne. Un nobile contrasto tra la prima pelle, adattata al mondo dello champagne, e la seconda che si adorna di colori e modernità. 
James Green ha svolto il suo ruolo di artista alla perfezione, lasciandomi piena fiducia nella direzione artistica del progetto, uno scambio umano ricco e di qualità. Entrambi avevamo in mente questo design di lusso contemporaneo che permettesse al consumatore di scoprire l'imprevedibile. E il nome dello champagne è apparso ovvio: The Artful Champagne, che riprende in parte il soprannome di James Green: The Artful Green. Una collaborazione grandiosa!

Agnès Deslandes, ideatrice del progetto The Artful Champagne.

Agnès Deslandes, ideatrice del progetto The Artful Champagne.

Il processo di stampa in Tonutti Tecniche Grafiche.

Il processo di stampa in Tonutti Tecniche Grafiche.

Un’etichetta che si trasforma in un'esperienza per il cliente.

Per riprodurre l’etichetta a strappo verticale The Artful Champagne abbiamo utilizzato diverse tecniche di stampa. Tutte insieme rendono il packaging un’esperienza sensoriale, ludico-interattiva per il consumatore e proseguono il lavoro tracciato dall’artista. Caratteristica di James Green, infatti, è la tensione nel catturare l’essenza di una persona piuttosto che riprodurne un’immagine esatta. Proprio questa impressione di vitalità gestuale e di ricchezza pittorica ha ispirato l’associazione nel progetto con uno champagne blanc de noirs e quindi la contrapposizione fra l’immagine sobria esterna e l’esplosione di vivacità nel livello più interno.

Il design dell’etichetta a strappo è sobrio, essenziale, ma a un’analisi più attenta, le tecniche di stampa utilizzate ci immergono nell’elegante universo del lusso.

Intervista a Fabio Piron*.
*Responsabile di Produzione, Tonutti Tecniche Grafiche.

Fra le tecniche utilizzate, qual è quella più interessante secondo te e perché?
Nel nostro caso si mescolano diverse tecniche di stampa e ciascuna di esse ha le sue peculiarità: stampa a caldo e rilievo a secco dell'etichetta superiore sono state realizzate nello stesso gruppo stampa tramite un cliché multistadio; abbiamo la neutralizzazione dell'adesivo sull'etichetta centrale, invisibile; l'etichetta inferiore fa largo uso di retinature per la realizzazione dell'immagine; secondo me, soprattutto, un grande lavoro del nostro laboratorio colori è stato svolto in maniera esemplare per rendere impercettibile la differenza del colore giallo fluo, che è stato stampato con tecnologia offset sull'etichetta inferiore e con un inchiostro serigrafico sull'etichetta superiore.

Qual è il valore aggiunto di Tonutti in un progetto come questo?
Tonutti, con il suo parco macchine, è in grado di produrre praticamente qualsiasi tipo di etichette autoadesive. Dal momento, però, che le macchine possono essere acquistate da chiunque, è la competenza dello staff e la profonda conoscenza di tecnologie, macchine stesse, metodi e materiali che permettono alla nostra azienda di sconfinare e rendere realizzabili industrialmente progetti come questo che inizialmente paiono fattibili solamente a livello di prototipo.

Da quale parte del progetto suggeriresti di trarre ispirazione?
Dallo strappo nell’etichetta, che si realizza attraverso la frapposizione di un materiale trasparente opportunamente sagomato, e rende l'esperienza estremamente “sensoriale”. Porta infatti il consumatore a impegnarsi realmente nel prendere l'etichetta nera dal bordo e strapparla, mettendoci anche un certo vigore. Lo strappo segue una linea ben precisa, determinata dalla forma del taglio che è stata data all'etichetta centrale. Questa tecnica può essere usata per creare un’infinità di altre forme di strappo. Mi viene in mente ad esempio un’etichetta che si tira da un lato e va a creare una forma come può essere una stella, un cuore, un logo...

Fabio Piron, Responsabile di Produzione, Tonutti Tecniche Grafiche.

Fabio Piron, Responsabile di Produzione, Tonutti Tecniche Grafiche.

Composizione dell’etichetta The Artful Champagne, Collection #05.

Composizione dell’etichetta The Artful Champagne, Collection #05.

Un’etichetta con rilievo a secco, lamina a caldo e inchiostro fluo.

La caratteristica più particolare dell'etichetta è ovviamente lo strappo, con una complicazione: il suo andamento è verticale. Apparentemente nulla cambia rispetto al senso orizzontale, ma di fatto in The Artful Champagne lo strappo non segue la curva della bottiglia come negli altri, quindi ne contrasta la convessità, e di conseguenza avrebbe comportato una lacerazione piccola e di forma triangolare che si sarebbe andata a chiudere verso il basso. Come prevedere allora una rottura elegante? Studiare un sistema che permettesse di ottenere l'effetto voluto, senza compromettere la grafica e soprattutto che fosse anche industrializzabile, è stato senza dubbio l'aspetto più complesso e allo stesso tempo più interessante da approfondire per i colleghi della produzione.

Dal punto di vista pratico, su una base trattata con stampa offset tri-materiale in quadricromia sono state aggiunte diverse nobilitazioni. Possiamo notare l’utilizzo dell’inchiostro fluo e di due lamine a caldo, l’una per le scritte dorate in basso a sinistra sullo Champagne Blanc e a destra su Curiosity e Alliance, l’altra in nero lucido su rilievo a secco con il nome del progetto. La precisione dei risultati ottenuti è dovuta, oltre che al know-how dei nostri tecnici, ai supporti di qualità utilizzati, come le carte Avery Dennison e le lamine Oropress. Per il collare della bottiglia, infine, le scritte sono realizzate in rilievo su un supporto in peltro, materiale riciclato e riutilizzabile, scelta ecosostenibile amata dal gruppo dei Pacificatori a cui si rivolge il progetto. 

Chi sono i Pacificatori?

È una tipologia di consumatori che risulta dai nostri studi per tenerci sempre aggiornati. Più precisamente abbiamo commissionato una ricerca all’agenzia internazionale NellyRodi, specializzata nell’analisi delle tendenze nei mercati di consumo. Fra le tipologie di consumatori di alcolici da lei delineate per il prossimo anno, parlava anche dei Pacificatori, ovvero di chi vorrà crescere, sollevarsi, concentrato su un concetto di riconciliazione, volto a sanare fratture e a ricreare legami. Sono persone che prendono la spinta dal passato, motivate dalla tradizione e dall’emozione. Desiderano recuperare, aspetto da considerare per realizzare packaging che li attraggano e che dovranno quindi puntare sulla sostenibilità e sul riciclo.
Per approfondire: Comunicare il vino: i trend.

The Artful Champagne fa parte della Collection 05 di Alliance Etiquettes.

The Artful Champagne fa parte della Collection 05 di Alliance Etiquettes.

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